Elogio della perdita: “Scompartimento n°6” (“Hytti Nro 6”) di Juho Kuosmanen

PERCORSI DI CINEMA

Lo spirito diventa libero soltanto quando cessa di essere un appoggio
(Franz Kafka, Aforismi di Zürau)

“Dobbiamo conoscere il passato per sapere chi siamo”: è questo un adagio che sentiamo ripetere più volte durante Scompartimento n°6, secondo lungometraggio del regista finlandese Juho Kuosmanen, vincitore del Grand Prix all’ultimo Festival di Cannes. Tuttavia, il film –ispirato all’omonimo romanzo di Rosa Liksom– sembra funzionare come una smentita dell’assunto di partenza: se alla fine del suo lungo viaggio in treno Laura, la protagonista interpretata da Seidi Haarla, avrà raggiunto un nuovo livello di consapevolezza, sarà proprio perché avrà imparato a prendere le distanze dall’immagine passata di sé stessa. 

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