Non si può esser grandi se non pensando e operando contro ragione
(G. Leopardi)
Anche in questi mesi estivi durante i quali si consuma il rito del calciomercato, il calcio mostra la sua duplice natura: da un lato, un passatempo per benestanti, in cui la fanno da padrone finanza, gestione manageriale di ogni aspetto, diritti televisivi, cura tecnologica dei giocatori e prezzi (di biglietti, abbonamenti e merchandising) sempre più alti; dall’altro lato, la stessa capacità di sempre di accendere le passioni e le pulsioni dei tifosi, che –nonostante il disgusto verso un mondo gonfiato dai soldi e che ha perso identità e spirito comunitario– non smettono di essere emozionalmente sopraffatti ogni volta che un pallone rotola tra i piedi di 22 contendenti.
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