L’estate di Sophie: “Aftersun”di Charlotte Wells

PERCORSI DI CINEMA

Time present and time past
Are both perhaps present in time future,
And time future contained in time past.
If all time is eternally present
All time is unredeemable.
(T.S. Eliot, Burnt Norton, Four Quartets)

Forse non c’è bisogno di scomodare T.S. Eliot per parlare del primo lungometraggio di Charlotte Wells, Aftersun, disponibile da gennaio sulla piattaforma MUBI e uscito in alcune sale italiane. È stata tuttavia la stessa regista scozzese a citare un passaggio del primo dei Quattro quartetti in calce a una nota pubblicata sul sito della casa di produzione A24 che ha distribuito il film negli Stati Uniti. La meditazione di Eliot sul tempo ben si accorda infatti con la riflessione sulla permanenza del passato nel presente rappresentata in Aftersun: il film si interroga su che cosa significa rivivere (e rivedere) la propria infanzia, a maggior ragione quando si tratta di rielaborare un evento doloroso come il distacco dalla figura genitoriale. 

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